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Gabriele, a sinistra, sulla papamobile
(foto eli) |
È stata depositata la sentenza
del Tribunale del Vaticano sul processo a Paolo Gabriele, l'ex assistente di
camera del papa, condannato a un anno e mezzo di reclusione per la sottrazione
di documenti di proprietà del pontefice.
Con
la deposizione della sentenza si conoscono nel dettaglio le motivazioni che hanno
condotto il tribunale, composto dal presidente Giuseppe Dalla Torre e dai
giudici Paolo Papanti-Pelletier e Venerando Marano, a condannare Gabriele a tre
anni di reclusione ridotti a uno e mezzo per l’assenza di precedenti penali.
Gabriele
è ancora agli arresti domiciliari e vi rimarrà sino alla scadenza dei termini
entro i quali il Promotore di giustizia del Tribunale vaticano, Giovanni
Giacobbe, potrà decidere se ricorrere in appello. Decorso quel termine, la
sentenza diverrà esecutiva e Gabriele sarà trasferito in una cella del
Vaticano, non esistendo convenzione per la detenzione in carceri italiane.
Rimane comunque plausibile un intervento di Benedetto XVI per la concessione
della grazia.