sabato 3 settembre 2016

I DISEGNI DI MADRE TERESA E GLI SCARABOCCHI DI CHARLIE HEBDO

Le matite di Charlie Hebdo e la piccola matita di Dio. 
In questi giorni si intrecciano storie di matite: quelle intrise di insensibilità della rivista satirica francese e quella incarnata da una piccola donna, dal cuore di un gigante: Madre Teresa di Calcutta che sarà canonizzata domani da papa Francesco.

In questo groviglio di tracce sui fogli della cronaca, fa bene seguirle con un dito per comprendere dove ci sentiamo di approdare: nel porto di una satira senza cuore o in quello di una grande carità e amore.

martedì 9 agosto 2016

LA "DIETA" IMPOSTA AL DIRETTORE DEL RESTO DEL CARLINO E L'ANORESSIA CULTURALE DEL GIORNALISMO

L'infelice titolo de Il Resto del Carlino, sulle tiratrici con l'arco "in carne", rischia di chiudersi con la punizione esemplare inferta al direttore, mettendo però in secondo piano il vero problema che ha portato a galla, ovvero la proliferazione di un giornalismo che non sa più reggersi sulle basi del buonsenso, del rispetto e dell'eleganza.
Il quotidiano bolognese, come noto, ha pubblicato un resoconto sulla gara femminile del tiro con l'arco a Rio de Janeiro, sintetizzando così: "Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico". 
Quanto è bastato per sollevare un unanime coro di sdegno che, alla fine, sta gridando così tanto da stordire la capacità di andare oltre quel titolo.

sabato 30 luglio 2016

UNO SGUARDO FEMMINILE SULLA CHIESA: INTERVISTA A SR. MARY MELONE, RETTORE DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ ANTONIANUM

Qualche settimana fa papa Francesco ha espresso la volontà di istituire la festa di Maria Maddalena, prima testimone ma anche prima annunciatrice della Resurrezione. Che lettura dà alla scelta di valorizzare questa figura femminile?
Ricordo che poco dopo l’elezione papa Francesco, nella veglia pasquale del 2013, fece il primo riferimento alle donne e all'annuncio della Resurrezione. Se leggiamo in modo speculare quel momento con l’istituzione della festa di Maria Maddalena, si può individuare un filo che attraversa il pensiero e il pontificato di papa Francesco, cioè la consapevolezza che le donne hanno un ruolo non tollerato ma realmente strutturale nel costituirsi della Chiesa che è determinato dalla Pasqua e dalla parola che la annuncia. Se la Chiesa si fonda sull'annuncio della Resurrezione, è chiaro che le donne lo portano per prime, quindi non è una presenza a cui bisogna far spazio inventandosi chissà quali teorie ma è appunto strutturale. Mi sembra che il papa lo dica con grande semplicità e immediatezza.

sabato 23 luglio 2016

IL RUOLO DEI MEZZI DI INFORMAZIONE NELL'ERA DELLA FOLLIA

I recenti attentati terroristici riconducibili all'Isis al pari dei gesti di squilibrati, come appare essere la sparatoria a Monaco, chiedono un ripensamento non solo su come garantire la sicurezza nei nostri luoghi della quotidianità ma anche sulla funzione dei mezzi di informazione.

domenica 19 giugno 2016

Quel fiume di fango che sfigurò la mia terra

Venti anni sono un tempo relativamente lungo che permette di vedere ancora con grande nitidezza gli eventi, sentirne i rumori e gli odori, conservare i ricordi di volti, di voci, di sguardi. Ci sono comunque avvenimenti destinati a sopravvivere a qualsiasi tempo e sono quelli che ti hanno coinvolto nel profondo, che ti hanno occupato la mente giorno e notte, che ti hanno fatto piangere e sorridere, che ti hanno lasciato un segno profondo, destinato a sopravvivere a qualsiasi anniversario, anche il più longevo.
L'alluvione della Versilia e Garfagnana non è stata solo una calamità che ha colpito la mia terra o un impegnativo banco di prova professionale, è stata ed è un bagaglio che accompagna tutt'oggi il mio cammino, con il suo carico di conoscenze, di rapporti interpersonali, di sfide emozionali, di dolore ma anche di speranze, di una concezione del mestiere come servizio.

giovedì 2 giugno 2016

Rimettiamo a fuoco la professione giornalistica

Ogni giorno mi chiedo da che specie di informazione siamo sommersi.

Vi ritrovo ben poco di quanto mi ha fatto innamorare di questa professione e di quanto mi è stato insegnato sul campo e, non a caso, ripeto “sul campo”, evidentemente da buoni maestri.

E allora, cosa sta succedendo se il presidente dell’Ordine nazionale, Enzo Iacopino, denuncia con un post su Facebook come anche la morte di Sara Di Pietrantonio sia diventata spettacolo, riflettendo sull’ipotesi di lasciare il giornalismo?

sabato 14 maggio 2016

Le reliquie degli apostoli Filippo e Giacomo: tra devozione e scienza

Un pool di esperti sta esaminando le reliquie dei santi Filippo e Giacomo, nella consapevolezza di avere in mano molti più strumenti rispetto all’ultima ricognizione, effettuata nel 1879, quando gli esami erano soprattutto a carattere visivo.
Con oltre cento anni, la tecnologia si è enormemente sviluppata, tanto che a quel tempo sarebbe sembrata fantascienza poter pensare a degli esami capaci di offrire elementi di dettaglio sui resti dei due apostoli, conservati in un’urna nella cripta della Basilica dei Santi Apostoli.
Al clima solenne del giorno della ricognizione, il 5 aprile, con le preghiere, le litanie dei santi e la processione che a lume di candela ha accompagnato l’urna dal luogo di sepoltura al vicino altare nella cripta, per l’apertura e la ricognizione del contenuto, sta seguendo la fase più scientifica, caratterizzata da camici bianchi, lenti di ingrandimento, microscopi, apparecchiature all’avanguardia.

lunedì 28 marzo 2016

La globalizzazione della prossimità per combattere un terrorismo globalizzato

Bruxelles nel cuore dell'Europa, Iskanderiyah in Iraq, Lahore in Pakistan sono gli ultimi obiettivi di attentati che, in meno di una settimana, hanno provocato circa 150 vittime e diverse centinaia di feriti.
La folle girandola del fondamentalismo assassino continua a colpire luoghi della quotidianità: aeroporto, metro, stadio, parco giochi. Sotto gli occhi del mondo, talvolta un po' indignati e impauriti, talvolta un po' distratti.

sabato 26 marzo 2016

Buona Pasqua!

Cari amici, i miei auguri di Buona Pasqua! 
Quest'anno ho scelto una frase di frère Christian de Chergé , il priore del monastero trappista di Notre Dame de l'Atlas in Algeria, martire venti anni fa - assieme a sei confratelli - del fondamentalismo islamico.


martedì 8 marzo 2016

Per essere donna non servono i tacchi a spillo

Lo so. Questa foto stride con mimose, donne in carriera, donne con tacchi vertiginosi, uomini svestiti stasera oggetto di vogliose serate, donne-mamme e persino con i richiami all'utero in affitto che, quest'anno interroga ulteriormente sul senso della maternità.

Non mi piace l'uso di foto "forti" ma, talvolta, sembra l'unico modo per arrivare alla nostra attenzione, distratta da migliaia di voci.

Queste religiose, uccise pochi giorni fa nell'indifferenza generale, con quei grembiuli sono forse l'emblema più bello della donna.

La sua disponibilità a dare agli altri con amore incondizionato.

E per essere una vera donna non servono tacchi a spillo, minigonne e fare suadente, basta una veste semplice che parla di servizio, delle ciabatte ai piedi e un cuore davvero grande.

Auguri alle donne capaci di amare!

domenica 6 marzo 2016

Tommaso da Celano "cronista" cosa può insegnare all'attuale mondo dell'informazione?

Tra le numerose informazioni emerse dal recente convegno internazionale “Tommaso da Celano, agiografo di san Francesco”, svoltosi al Seraphicum di Roma, risalta certamente il marcato “spirito di servizio” che ha animato il frate abruzzese nella sua attività di narratore della vita di Francesco di Assisi.

Un religioso, leggendo le opere agiografiche dei grandi testimoni della fede, si appassionerà alla loro sequela Christi e, probabilmente, si porrà delle domande sia sull’aderenza del proprio itinerario di vita sia sul generale contesto storico. Un giornalista può compiere qui un simile processo di identificazione, per rispecchiare se stesso e la propria professione nel celanese e nelle sue modalità di narrazione, rinvenendo a distanza di 800 anni uno stile attento alle fonti e al rispetto della verità.

giovedì 4 febbraio 2016

Santità e celebrità

Due santi a Roma per il Giubileo della misericordia: san Pio da Pietrelcina e san Leopoldo da Castelnuovo, come voluto da papa Francesco.
In queste ore viene raccontato da tutti i media, passo dopo passo, il grande evento di fede: i corpi di san Pio e san Leopoldo, nelle rispettive teche, portati a Roma da San Giovanni Rotondo e da Padova.
Viaggi organizzati adottando le misure di sicurezza prese per i capi di stato, perché niente possa accadere ai resti mortali di questi due testimoni di fede.
Entrambi frati francescani cappuccini, entrambi uomini legati alla misericordia.
San Pio conosciuto da chiunque e con tantissimi devoti, san Leopoldo decisamente meno, nonostante la straordinarietà della sua vita.
Di conseguenza la maggior parte delle attenzioni e dei riflettori sono puntati su san Pio.
Ma grazie a Dio il concetto di "celebrità" è una categoria che appartiene solo a noi uomini.


Chi è San Leopoldo da Castelnuovo

La misericordia per una comunicazione che si faccia prossima all’uomo e al suo diritto alla verità

Il messaggio di papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà il prossimo 8 maggio, si colloca appieno nell’anno giubilare, proponendo il tema della misericordia come elemento costitutivo della comunicazione.

Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo” è il tema del messaggio che trova nella parola “prossimità” la perfetta sintesi per un approccio comunicativo e relazionale che si nutra di misericordia e della volontà di giungere a ogni uomo, portando “la compassione, la tenerezza e il perdono di Dio per tutti”.

domenica 24 gennaio 2016

Anomalie di fondo

Foto Evandro Inetti
Fatico a seguire i ragionamenti di chi ama, apprezza, tollera, non tollera, disprezza, odia la Chiesa a fasi alterne.
La dottrina è una, che poi ci sia una pluralità di voci, toni più "conservatori" e altri più "progressisti", non è altro che il segno di una ricchezza di pensiero.
Non ci si può "innamorare" di papa Francesco quando si capta qualche frase - magari stravolta o avulsa dal contesto - che sembra portare acqua al proprio mulino.

sabato 9 gennaio 2016

Quando bisogna fermare la penna

"Sollevo la penna, perché non voglio balbettare ciò che non saprei spiegare".

Me la sono ripetuta tante volte questa frase, la prima volta che ho letto il Trattato dei miracoli di Tommaso da Celano.

E la ripeto, cadenzando le parole, ogni volta che mi imbatto in questo passo del primo biografo di san Francesco di Assisi.